Chiesa di San Giuseppe dei falegnami: un milione di euro di danni

In seguito al crollo del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei falegnami a Roma, avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì 30 agosto, il soprintendente Francesco Prosperetti ha lanciato una prima valutazione dei danni. Si conta all’incirca un milione di euro.

Fortunatamente non ci sono stati feriti perché la chiesa era chiusa. Viene aperta soltanto per i matrimoni. Sul caso è pronta a indagare anche la Procura di Roma. Dopo una prima informativa dei vigili del fuoco verrà infatti aperta un’indagine, probabilmente a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di “crollo colposo”. Il prossimo sabato era in programma un matrimonio. “Se fosse accaduto allora avremmo pianto delle vittime”, così commenta il fatto il Vescovo Daniele Libanori, che stava riposando quando è accaduto il fatto.

 

A causare il crollo è stato, molto probabilmente, “un cedimento strutturale”. Di recente la chiesa era stata soggetta a lavori riguardanti la facciata e durante i controlli dopo il terremoto di Amatrice non erano stati segnalati danni. Non si erano mai registrate neanche avvisaglie di cedimenti. Con molta probabilità qualche capriata non ha retto alla spinta del tetto e precipitando ha tirato giù pure le altre, ha spiegato il soprintendente.

Salve le teli presenti sulle pareti della chiesa tra cui una di elevato prestigio di Carlo Maratta del 1650, mentre è stato distrutto  il prezioso soffitto a cassettoni che è stato realizzato con legno intagliato di grandissimo pregio.

Ora sono partite le operazioni per mettere in sicurezza le opere che sono custodite all’interno e coperture per fare in modo che non ci siano infiltrazioni dal soffitto.

 

 

 

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