Nell’ultimo libro di Ratzinger un nuovo punto d’incontro con il pensiero di Papa Francesco

Ratzinger e Bergoglio. La teologia e la politica. La dottrina sociale e le ideologie. Un nuovo punto d’incontro tra il pensiero del Papa emerito e quello del Papa regnante emerge dal volume “Liberare la libertà – Fede e politica nel terzo millennio” (Edizioni Cantagalli, 2018), un’antologia che raccoglie vari scritti di Benedetto XVI e che porta la prefazione di Francesco.

Firmando la prefazione al volume del suo predecessore, il Pontefice argentino definisce l’opera utile a “comprendere il nostro presente e a trovare un solido orientamento per il futuro”.

Il nuovo volume di Benedetto XVI, inoltre, chiarisce le reali differenze tra marxismo e dottrina sociale della Chiesa. Il cristianesimo è caratterizzato dalla “attenzione preferenziale” per i poveri, perché avverte la “presenza reale di Gesù nei più piccoli, nei calpestati di questo mondo, negli ultimi, nei quali Egli vuole essere trovato da noi”. Il marxismo è incompatibile con il cristianesimo in forza della sua “pretesa totalitaria” e della sua “ideologia atea”.

Oggi, per il pensiero dominante, conta solo l’uomo – afferma Papa Francesco – e, in nome dei bisogni dell’uomo, veri o presunti che siano, si compie la “colonizzazione delle coscienze”, che porta alle ben note ideologie contemporanee.

Il Santo Padre ribadisce, in conclusione, un altro elemento di continuità tra il suo magistero e quello di Benedetto XVI, ovvero la difesa della famiglia, attraverso la quale passa “l’avvenire dell’umanità” e quindi “il futuro del mondo e della Chiesa”.

Luca Marcolivio

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