‘Volez, Voguez, Voyagez’

Da sempre eroi, geografi, pittori e poeti dell’antico e nuovo mondo si sono ispirati al tema del viaggio. Non un viaggio concreto e realistico bensì un viaggio come metafora della vita, che porta oltre il proprio essere, la conoscenza ed oltre il tempo. Questo, l’ambita maison francese Louis Vuitton, diventata in breve tempo un vero e proprio status symbol, lo ha capito, dimostrandocelo attraverso la realizzazione di nuovi prodotti che incorporano tale tema. Quale miglior modo di rivivere quel viaggio impresso nel passato riproponendo quei colori, quelle tecniche, quel sapere esprimere uno stato d’animo dei più grandi pittori del tempo? L’abilità di trasformare i capolavori dell’arte antica in opere dall’appeal contemporaneo facendolo coesistere con il ricercato gusto francese e l’irriverenza statunitense è la specialità della nuova collezione di borse di LV, arrivata con la seconda edizione dei Masters. Avevamo visto la bellezza creata in collaborazione con il newyorkese Jeff Koons, nell’aprile 2017, quando i veri protagonisti della collezione erano maestri quali: Vinci, van Gogh e Tiziano, rivisitati e reinterpretati in chiave neo-pop. Il tutto celebrato con una serata speciale a Parigi tra vip al Louvre e celebrities. Ma quest’anno, la trasposizione dell’arte figurativa di Jeff Koons nella nuovissima collezione Louis Vuitton ha aggiunto come grandi maestri: Claude Monet, Francois Boucher, Paul Gauguin, Edouard Manet, Nicolas Poussin e J.m.W. Turner, riportati nelle borse iconiche, come la Speedy, la Keepall e la Neverfull. Proprio come se quei dipinti fossero stati fatti per essere trasferiti nel mondo creativo ed elegante della maison francese, per invitare lo spettatore a considerarli sotto un nuovo punto di vista, incoraggiandoli a guardare i grandi maestri in modo del tutto inaspettato, mantenendo una visione fresca del passato, del presente e del futuro.

Tutta questa abilità si manifesta positivamente nel mercato presentando un fatturato maggiorato rispetto agli anni precedenti: nel 2016 Lvmh aveva chiuso con ricavi record a 37,6 miliardi di euro, in rialzo del 5% rispetto al 2015. In progresso dell’11% l’utile netto, arrivato quasi a 4 miliardi. Secondo Bernard Arnault, amministratore delegato di Lvmh, il gruppo deve rafforzarsi ancora di più a fronte dell’attuale clima di instabilità geopolitica ed economica ed in rappresentanza di tale obiettivo, che definirei raggiunto con successo, si è arrivati a chiudere il trimestre con un fatturato da 10,38 miliardi di euro (in crescita del 12%, ricavi a 10 miliardi in aumento del 9 per cento)*, dovuto anche grazie ad una ripresa delle vendite, con maggior enfasi in Asia ed un maggiore sforzo nell’attirare e conquistare i consumatori più giovani, incrementando anche le vendite online. Un traguardo che non solo è stato raggiunto, bensì superato grazie alla coesione tra strategie ben adottate e creatività e qualità, le quali rappresentano i valori fondanti del gruppo ed un punto di riferimento per tutti.

 

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Ma secondo voi, dopo aver visto i numeri appena presentati, che tipo di impatto avrà sulle vendite la nuova collezione LV di quest’anno? E’ risaputo che, soprattutto le ragazze e le giovani donne del giorno d’oggi, vogliono essere sempre il linea con le news nel mondo della moda, per essere sempre aggiornate, trendy, eleganti pur non perdendo quella semplicità che tanto distingue una donna di classe. Il fatto di essere costantemente di pari passo con le proposte innovative, talvolta anche eccentriche e particolari, delle Icone più famose, introduce un concetto definito Love Mark. Ebbene, il solo fatto di amare e sentirsi legato fortemente ad un brand, in questo caso Louis Vuitton, spinge il cliente a rivisitare, giustificare e vedere con occhi diversi, un prodotto che magari non lo fa impazzire. Quando invece, il brand riesce a colpire l’attenzione (e soprattutto il gusto), attraverso i temi che sceglie, l’accostamento dei colori, le forme ecc., non solo dei cd “marketers”, ma anche di tutti coloro a cui semplicemente piacciono le borse LV, allora il ritorno economico, di notorietà e di brand awareness è maggiorato ed assume, di conseguenza, un valore più elevato. La maison francese è riuscita, anche con questa seconda edizione di collaborazione con il personaggio più influente di arte contemporanea Jeff Koons, ad essere semplice, innovativa ed elegante, trascinando il cliente in un’esperienza artistica del tutto personale. Come se ognuno di noi avesse la possibilità di portare con sé, un frammento, di quello che è stata e di quello che è, la pura e vera arte.  Per questo motivo, secondo la mia opinione, la genialità della maison avrà un forte ritorno sia economico che d’immagine; anche perché, mettendo a paragone le vecchie collezioni con le nuove, emerge che comunque il lato artistico, ormai, è diventato un elemento di innovazione della casa LV. La tradizione e la classicità non viene mai messa da parte, anzi viene presa come base per trasfigurarvi   una conoscenza esperienziale, come quest’anno, attraverso le ‘Ninfee’ di Monet, la ‘Colazione sull’erba‘ di Manet, la ‘Roma Antica‘ di Turner, il dipinto di Gaguin ‘Te Nave Nave Fenua‘ e ‘La ragazza distesa’ di Boucher. Parti dell’essenza dell’Arte.

 

Al livello azionario*, il mese scorso, le azioni di Lvmh hanno chiuso sulla piazza di Parigi in rialzo dello 0,78% a 232,2 euro, portando il saldo da inizio anno in positivo del 27,72 per cento. Nel mese corrente, invece, si vede una sostanziale invarianza per Lvmh Moet Hennessy Louis Vuitton, che archivia la seduta con un trascurabile -0,1%. I primi movimenti per il titolo sono stati energici, in quanto ha preso il via a 248,5 Euro. L’andamento nella settimana, rispetto al FTSE 100, rileva una minore forza relativa del titolo,che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.  Le nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione, con potenziali discese fino all’area di supporto più immediata vista a quota 246,6. Le attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 245,7. Ma, nonostante tali peggioramenti lievi e trascurabili, si prevede un rialzo ed un assestamento nel prossimo mese.

 

 

 

 

 

 di Eleonora Piol

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