Roma, riqualificazione delle periferie: ecco il progetto pilota a Tor Bella Monaca

Firmato al Viminale un importante protocollo d’intesa tra il ministero degli Interni, dello Sport, il Comune e la Regione Lazio, sulla riqualificazione delle periferie

È stato approvato dalla Giunta regionale lo schema di Protocollo di intesa del progetto pilota Tor Bella Monaca, che prevede una serie di interventi di riqualificazione urbana per il ripristino della legalità e della sicurezza del complesso residenziale di viale Santa Rita da Cascia, tra i civici 20 e 50. Grazie a dei nuovi finanziamenti verranno potenziati i servizi di vigilanza, videosorveglianza, guardiania e portierato, assegnati in gestione ad Ater Roma, per poter garantire la sicurezza dei cittadini che risiedono regolarmente negli immobili della zona. In più la realizzazione di un playground sportivo polifunzionale e il recupero dei seminterrati per provare a togliere i ragazzi dalle piazze dello spaccio.

La firma dell’intesa – Romacityrumors.it –

 

Alla presentazione del progetto Pilota nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, siglato oggi al Viminale, erano presenti il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che al termine della manifestazione ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’idea. “Questo progetto è un tassello di una serie di iniziative che stiamo realizzando per rilanciare questo quartiere importantissimo”, ha dichiarato il sindaco, che ha aggiunto “bisogna uscire da una situazione di degrado e di criminalità con più illuminazione, più presidi delle forze di sicurezza ma anche interventi di rigenerazione urbana come quello importantissimo finanziato dal Pnrr per 126 milioni, e poi luoghi di incontro per i giovani”.

Progetto Tor Bella Monaca

Oggi, presso la sede del Ministero degli Interni, grazie a un protocollo d’intesa tra il Viminale, il Ministro dello dello Sport, il Comune e la Regione Lazio, uno dei quartieri periferici più problematici della Capitale, Tor Bella Monaca, diventerà un esperimento sociale per chi cerca di vivere una vita normale. Grazie a dei fondi speciali della Regione, arriveranno 300.000 euro in tre anni per la riqualificazione urbana, per potenziare tutti i servizi di vigilanza, videosorveglianza, guardiania e portierato, assegnati in gestione ad Ater Roma, per poter garantire la sicurezza dei cittadini che risiedono regolarmente negli immobili della zona. In più verrà costruito anche un playground per tutti i ragazzi della zona. Il progetto pilota “Tor Bella Monaca”, vede la Giunta Rocca impegnata nel contrasto del fenomeno delle occupazioni abusive attraverso opere di rigenerazione urbana delle periferie che possano fungere da modello di legalità e benessere per la comunità. “Rappresenta un progetto molto importante”, ha raccontato ai microfoni di Romacityrumors, il ministro degli interni Piantedosi, “il governo sta mettendo grande attenzione a tutte le periferie delle nostre città, a tutti i problemi delle periferie, che richiedono interventi come questi integrati tra i vari livelli di governo territoriali. Interventi non solo di sicurezza, che restano fondamentali, ma che non devono però essere gli unici. Quindi riqualificazione degli spazi, offerta alla cittadinanza del diritto all’abitazione, ma anche al diritto di praticare lo sport”.

Nasce il primo progetto per le periferie – Romacityrumnors.it –

 

Il messaggio dello sport in certe realtà

Il messaggio dello sport resta universale, come la possibilità di poterlo praticare anche in realtà difficili come possono essere le periferie delle grandi città, ne è convinto anche il ministro dello sport e dei giovani Abodi. “E’ un progetto di riqualificazione urbana, ma al tempo stesso di rigenerazione umana, che mette lo sport al centro dell’attenzione non soltanto dei giovani, per consentire allo sport di svolgere la sua funzione sociale e di aggregazione e per aiutare al superamento del disagio sociale che indubbiamente in certe realtà emerge in modo plastico”. Anche Don Antonio Coluccia, il sacerdote da sempre in prima linea in certe realtà complicate di Roma, è convinto che è dal ripristino della legalità che bisogna partire per migliorare la vita di chi vive il quartiere. “In certe realtà c’è bisogno delle regole delle tre P: “pochi piccoli passi“. E’ chiaro che 50 anni di abbandono non si risolvono in pochi giorni, è un fatto anche culturale che deve coinvolgere tutti e a più livelli. Noi dobbiamo essere fermi a dire a certe persone che nessuno può e deve agire nell’illegalità, perchè l’illegalità crea disagio, emarginazione e degrado”. 

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