A pistole spianate, un imprenditore, la sua famiglia e un domestico, sono stati legati e imbavagliati prima di essere rapinati di circa 300mila euro
Rapina in stile Arancia meccanica, armi in pugno e con sequestro di persone in zona Aurelio, per un bottino finale di oltre 300 mila euro. Un commando di sei persone, con il volto incappucciato e armati di pistole e coltelli, ha sequestrato un imprenditore, Stefano Proietti, e la sua famiglia in un’abitazione con giardino lunedì scorso. L’imprenditore sarebbe stato costretto, sotto la minaccia delle armi, ad aprire un armadio blindato da dove sono stati trafugati contanti e gioielli.
Una pericolosa escalation. Furti, rapine, assalti alle auto ferme ai semafori, la banda del Rolex che è tornata a colpire, gioiellerie svaligiate, topi d’appartamento, a Roma è salito abbondantemente sopra il livello di guardia il pericolo criminalità, nonostante sia stato già varato un piano sicurezza che, Giunta capitolina, Autorità e Forze dell’ordine hanno studiato per l’arrivo di un evento così imponente come il prossimo Giubileo.
Serata da incubo in villa
Momenti di grande paura l’altra sera per Stefano Proietti, imprenditore 59enne, e la moglie, rapinati in casa in via Licio Giorgieri nel quartiere romano Aurelio, nel quadrante occidentale della Capitale. Intorno alle 23, una banda di 6 o 7 rapinatori, a volto coperto e armati di pistole, coltelli e bastoni, ha fatto irruzione nella loro villa con uno stratagemma, minacciando il domestico che stava rientrando in casa dopo aver buttato l’immondizia. Infatti il gruppo di malviventi, dopo aver sorpreso il domestico, lo ha costretto ad aprire la porta di casa. Subito dopo hanno preso in ostaggio l’imprenditore con i suoi familiari minacciandoli con le armi e immobilizzandoli. Il padrone di casa, sotto la minaccia delle armi in pugno del commando, è stato costretto ad aprire un grande armadio cassaforte blindato e si è impadronito di orologi e gioielli contenuti all’interno per un valore complessivo stimato al momento in 300 mila euro.
Le indagini della Polizia
Una volta fuggiti i malviventi, l’imprenditore è riuscito a chiamare la Polizia che immediatamente è arrivata sul posto, ma dei ladri non c’era più, ovviamente, nessuna traccia. Secondo le prime ricostruzioni, la rapina sembrerebbe essere stata pianificata da tempo, dato che il commando conosceva molto bene abitudini e orari della famiglia e del personale all’interno della villa. Si sarebbero appostati nell’ombra all’interno del giardino e una volta visto uscire uno dei domestici è scattato il piano diabolico dei malviventi. Fortunatamente dalle prime informazioni diffuse dalla polizia, nessuno è rimasto ferito. Le indagini dei poliziotti del commissariato Monteverde e i colleghi della Squadra Mobile, sono in corso per risalire ai sei o sette rapinatori, nel frattempo sono state sequestrate alcune telecamere a circuito chiuso presenti nella strada.