Corteo pacifico in memoria di Fabrizio Caruso

Centinaia di persone sono scese in piazza per dare vita ad un corteo pacifico organizzato proprio nel giorno in cui, 44 anni fa, Fabrizio Ceruso perse la vita durante la rivolta di San Basilio.

Si combatteva per il diritto all’abitare. E anche oggi si ripropone lo stesso problema, considerato uno dei diritti negati in una città, Roma, che si sta avviando verso una serie di sgomberi annunciati.

Tra i manifestanti erano presenti anche i rifugiati sudanesi di via Scorticabove, da più di due mesi rimasti per strada dopo lo sgombero del palazzo, ex centro d’accoglienza, in cui hanno vissuto per molti anni, e Paola Gazzarini, ultra settantenne e disabile che lo scorso 7 marzo fu sgomberata dalla sua casa di San Basilio e dal quale, a causa di un malore, finì una settimana ricoverata all’ospedale Pertini.

 “La battaglia per la casa parte da qui – dicono gli attivisti a microfono – il Ministro Salvini ha sempre detto ‘prima gli italiani’, ma intendeva ‘prima i ricchi’ vista la politica che sta portando avanti”.

 

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