Via Costi: prospettiva di sgombero

Questa mattina sono scattate le operazioni che anticipano lo sgombero dello stabile in Via Costi dove risiedono abusivamente circa 150 persone provenienti da Africa e Romania.

Gli agenti della polizia locale del V gruppo Prenestino e Casilino e quelli del Nae, il Nucleo assistenza emarginati, si sono recati sul posto per informare i presenti della situazione e per effettuare una ‘verifica’ delle cosiddette fragilità (donne con bambini, malati, anziani, disabili) ai quali offrire assistenza dopo lo sgombero.

Il Campidoglio, di concerto con la Prefettura, deciderà nei prossimi giorni se per effettuare lo stesso si dovrà attendere la fine di agosto o se si potrà intervenire prima.

Il tutto dipenderà da diversi fattori.

Innanzitutto dalle risultanze dell’incontro  tra gli assessorati competenti di Comune e Regione che ha come obiettivo quello di dar vita a un coordinamento tra enti locali per gestire possibili nuovi sgomberi e avviare “percorso condiviso per affrontare il tema dell’emergenza abitativa”.

In secondo luogo dal  Viminale che sta pensando ad una modifica della ‘circolare Minniti’ che obbliga gli enti locali a trovare alternative per gli sgomberati e che, di fatto, in assenza di alternative, ha bloccato le operazioni.

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