Piantagione di marijuana sulle rive del Tevere, sequestrate 600 piante

La polizia ha individuato, lungo le sponde del Tevere,  un appezzamento di terreno di vasta dimensione adibito a coltivazione di piante di cannabis. Le piante, oltre 600 esemplari, di varie misure e diverso stato di maturazione, erano disposte in filari e irrigate grazie ad un artigianale ma funzionale sistema di irrigazione. Questo era fornito di una pompa sommersa che pescando dal vicino fiume, alimentata tramite un generatore portatile, provvedeva ad assicurare la riserva d’acqua affinché le piante potessero crescere nel migliore dei modi.

Sul posto, oltre  agli agenti del Reparto Volo di Pratica di Mare e gli investigatori del commissariato Spinaceto, s anche le unità cinofile, la squadra nautica, quella fluviale e la polizia scientifica, tutti coordinati dal dottor Massimo Improta, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Vicino alla piantagione, sono state scoperte alcune abitazioni rudimentali abitate da romeni a cui è stato  sequestrato un generatore elettrico utilizzato per alimentare la pompa per l’irrigazione del campo.

I tre stranieri sono stati arrestati per produzione, traffico e detenzione di stupefacenti.

 

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