Roma, l’asfalto passato ai raggi X. Arriva «Raptor»

Novità nello scottante tema di riparazione buche che da qualche tempo attanaglia la città di Roma.

Un apparecchio innovativo, denominato “Raptor”, realizzato dalla Dynatest, in collaborazione con le università di Pisa e Copenaghen, è stato testato nella giornata di ieri sulla Prenestina e sulla Tangenziale est ed è  capace di individuare, attraverso un continuo monitoraggio, situazioni critiche presenti sulle strade al fine di  evitare la formazione di buche e voragini

Raptor fornisce informazioni in tempo reale al dipartimento Simu del Comune affinchè quest’ultimo possa progettare  interventi di rifacimento e manutenzione stradale nel minor tempo possibile.

La sindaca Virginia Raggi ha dichiarato che a fine luglio, dalla variazione di bilancio,  altri 50 milioni di euro verranno stanziati e destinati alla riparazione delle strade.

“ Da stime effettuate dal nostro Dipartimento ai lavori pubblici, per sistemarle tutte servirebbero 250 milioni di euro per 5 anni, quindi oltre 1 miliardo. Al momento non ce li ho. Stiamo lavorando tantissimo sulla questione delle strade – aggiunge parlando a Radio Radio -, ora pian piano questa macchina è partita e a ciclo continuo ripariamo strade”.

Con Tali interventi  si spera di far fronte alla grave situazione delle “buche” della Capitale, soprattutto in virtù del grave incidente accaduto mercoledì mattina a Porta Portese, in viale delle Mura Portuensi.

Nella circostanza, il protagonista, Stefano G., 53 anni, ha perso il controllo del proprio scooter  dopo essersi imbattuto in una buca profonda 8/9 cm. A seguito della rovinosa caduta, dopo aver battuto con violenza la testa a terra, nonostante indossasse il casco, è stato trasportato presso il presidio ospedaliero San Camillo ove è tuttora ricoverato,  in gravi condizioni,  presso il reparto di rianimazione.

Al riguardo, non si esclude che i familiari del motociclista, possano denunciare il Comune di Roma per far affermare la responsabilità dell’ente nella causazione del sinistro.

Vista la serietà della situazione venutasi a creare l’utilizzo  di «Raptor»  è stato  accolto con entusiasmo dall’assessore alle Infrastrutture Margherita Gatta la quale ha affermato: «L’approccio di nuove tecnologie è il primo passo obbligato se si vuole davvero cambiare il volto della città in maniera incisiva. Noi amministratori abbiamo l’obbligo di far recuperare a Roma il gap di molti anni di immobilismo e ci stiamo impegnando, in ogni settore, nella ricerca e nell’applicazione di metodologie all’avanguardia».

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