A Roma pochi impianti per gestire i rifiuti. Rischio commissariamento

Continua l’annoso problema della gestione dei rifiuti di Roma. Cumuli di rifiuti e strade poco pulite sarebbero da attribuire alla scarsità degli impianti di smaltimento. Almeno stando alle parole del ministro dell’ambiente del governo Gentiloni, Gian Luca Galletti, che ai microfoni dell’agenzia di stampa Ansa ha dichiarato “I tre impianti di cui oggi il Comune parla sono assolutamente insufficienti ad affrontare credibilmente il problema” e ha aggiunto: “L’iter della loro realizzazione appare ancora in fase embrionale e la localizzazione ancora in corso di concertazione con i Municipi interessati”. Quindi, la situazione dei rifiuti di Roma rimane grave e secondo il ministro “non può essere derubricata a polemica politica elettorale”.

 

Lo spettro del commissariamento

Il ministero dell’Ambiente ha scritto al dipartimento Tutela ambiente della Città metropolitana di Roma, chiedendo di indicare gli impianti per il trattamento dei rifiuti da realizzare sottolineando che, in caso di inerzia, “sarà il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, a stabilire dove e quali impianti realizzare in base al fabbisogno fissato con delibera lo scorso aprile”. Quindi, se la situazione dovesse andare avanti, si prospetta l’ipotesi di un commissariamento del settore rifiuti da parte della Regione Lazio. Il ministro dell’Ambiente, nella lettera inviata al dipartimento, infatti, ha scritto: “In caso di inadempimento, l’autorità regionale è chiamata ad avvalersi del potere di cui all’art. 3 della L.R. 27/98. Ovvero a sostituirsi al Campidoglio e alla Città metropolitana per progettare gli impianti».

 

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